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Channel: pardo d'oro - Nuovo Cinema Locatelli
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Locarno Festival 2015: I VINCITORI. Trionfa il coreano Hong Sangsoo (e l’Asia), zero premi all’Italia

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Hong Sangsoo, Pardo d'oro per il suo 'Right Now, Wrong Then'

Hong Sangsoo, Pardo d’oro per il suo ‘Right Now, Wrong Then’

'Right Now, Wrong Then'. L'attore Jung Jae-Young (nela foto) ha vinto il premio per la migliore interpretazione maschile

‘Right Now, Wrong Then’. L’attore Jung Jae-Young (nella foto) ha vinto il premio per la migliore interpretazione maschile

Palmarès abbastanza spiazzante, ma, vista la difficoltà di scegliere tra il molto di buono del concorso, non così scentrato. Della serie: in qualche modo bisogna pur uscirne se i candidabili son tanti (e le divisioni in giuria pure). Così vince il pardo d’oro un nome consolidato, diciamo pure un maestro, del cinema coreano, uno che mette d’accordo tutti e non scontenta nessuno, quell’Hong Sangsoo che da anni è presenza abituale in tutti i festival europei (Cannes, Berlino, Venezia, Locarno) e che finalmente con Right Now, Wrong Then agguanta adesso la vittoria. Film godibile, forse il più spendibile presso il pubblico di tutti i suoi, anche con momenti di massimo divertimento, destinato, se decentemente distribuito, a un buon successo. Va bene così, anche se non è il suo film migliore e in concorso c’era parecchio di più interessante. Tra i venerati maestri Zulawski è quello che se l’è cavata meglio o, se preferite, che ha deluso di meno, e dunque non ci si lamenti del pardo per la regia assegnatogli per il suo elegantissimo, colto quanto inattuale Cosmos. Non si prende niente Pietro Marcello, temo che il suo Bella e perduta sia risultato perlopiù incomprensibile a una giuria di non italiani, un oggetto alieno. Discutibile che, con tanta roba buona a disposizione, si siano dati due premi al film di Hong Sangsoo, due allo sterminato giapponese Happy Hour, due all’israeliano Tikkun (molto amato dai critici e dato per favorito assoluto). Non era il caso di tenere qualche slot libero per altri? Restano fuori dal palmarès cose bellissime come il film di Ben Rivers The Sky Trembles and the Earth is Afraid…, il greco Chevalier (snobbatissimo, e ingiustamente: si rifarà con un’ottima carriera internazionale), soprattutto lo srilankese Dark in the White Light. Posto che nessun palmarès è mai perfetto, questo è un po’ più imperfetto della media per l’eccessiva concentrazione su pochi titoli. L’Asia se ne porta via ben quattro di premi, ed è un’esagerazione. Con oltretutto il paradosso che il migliore degli asiatici, lo srilankese, non s’è beccato niente. Cliccare sui link per leggere le mie recensioni.

CONCORSO INTERNAZIONALE

PARDO D’ORO
Jigeumeun matgo geuttaeneun teullida (Right Now, Wrong Then) di Hong Sangsoo. Corea del Sud.

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
Tikkun di Avishai Sivan. Israele.

PARDO PER LA MIGLIORE REGIA
Andrzej Zulawski per Cosmos. Francia/Portogallo.

PREMIO PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE A:
Mihara Maiko, Tanaka Sachie, Kawamura Rira, Kikughi Hazuki per Happy Hour di Hamaguchi Ryusuke. Giappone.

PREMIO PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE A:
Jung Jae-Young per Jigeumeun matgo geuttaeneun teullida (Right Now, Wrong Then) di Hong Sangsoo. Corea del Sud.

MENZIONI SPECIALI
Per la sceneggiatura di Happy Hour di Hamaguchi Ryusuke. Giappone.
Per la fotografia di Shai Goldman per Tikkun di Avishai Sivan, Israele.

In un altro post i premi delle sezioni Cineasti del presente, Piazza Grande, Opera prima.

 


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